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Da diversi decenni la critica ha avviato un processo di rilettura complessiva dell'opera di Edmondo De Amicis, uno tra gli scrittori più prolifici e popolari del secondo Ottocento. Questa antologia propone per la prima volta una scelta ampia e articolata di testi che, come spiega Matteo Grassano nel saggio di apertura, guidano il lettore alla scoperta della ricchezza della produzione deamicisiana e permettono un suo migliore inquadramento storico: bozzettista, inviato speciale per i giornali, scrittore odeporico, poeta, narratore del mondo scolastico, militante socialista, studioso della lingua di orientamento manzoniano, De Amicis fu un autore versatile e profondamente immerso nella contemporaneità del suo tempo. Attraverso i brani qui raccolti, sempre preceduti da mirati cappelli introduttivi e seguiti dalla bibliografia critica, sarà così possibile riscoprire il percorso letterario dello scrittore e il suo sguardo sulle principali questioni sociali, culturali e politiche che caratterizzarono il neonato Stato italiano nel XIX secolo, dall'annessione di Roma alla tragedia dell'emigrazione, dallo sviluppo del socialismo alla problematica dell'alfabetizzazione e dell'unificazione linguistica.